GSF opera in Italia e nel mondo con progetti volti alla tutela degli ecosistemi, all'uso razionale delle risorse e all'autodeterminazione dei popoli

Aggiornamenti dal

Progetto

CuNa

(Cuidemos Nuestra Agua)

Il progetto CuNA – Cuidemos Nuestra Agua (Prendiamoci cura della Nostra Acqua), finanziato dall’8xMille della Chiesa Valdese, è il prosieguo della bella esperienza culminata con il progetto GIRCH che Geologia Senza Frontiere ha maturato nel Comune di Vila Vila (Dipartimento di Cochabamba) con l’organizzazione boliviana AYNISUYU e gli amici di Acquifera ONLUS nel 2019. Il filo rosso che unisce questi due progetti si può rintracciare nella volontà da parte delle tre associazioni e delle comunità di contadini che ne beneficiano di utilizzare soluzioni semplici per mitigare due importanti fenomeni che affliggono le Ande centrali: l’erosione del suolo da parte di acque dilavanti provocate da precipitazioni intense e concentrate in limitate finestre temporali e la siccità sempre più frequente e prolungata che causa appassimento delle colture sottraendo il fabbisogno alimentare essenziale alla popolazione delle campagne.
In questo progetto sono state scelte tre comunità differenti: Pucarani Alta, Pucarani Bassa e Pilpina costituite in totale da 34 famiglie. 

Il territorio montuoso, talvolta anche carsico per via dell’abbondanza di litotipi calcarei, determina condizioni anomale di deflusso e accumulo delle acque superficiali e sotterranee rispetto al territorio circostante.
L’obiettivo è stato quello di portare acqua irrigua nei campi al fine di mitigare gli eccessi della siccità e garantire più cicli persistenti di coltivazione durante l’anno. Attraverso una linea acquedottistica in politubo, ciascuna per le tre comunità in cui abbiamo operato, sono state captate diverse fonti d’acqua ascrivibili a sorgenti in roccia e a piccoli rii.
Consapevoli della tendenza da parte di queste ad esaurirsi, se condizionate da forte deplezione di suolo, è stata organizzata una campagna di riforestazione di alberi con cultivar locali a monte delle sorgenti al fine di aumentare l’infiltrazione della pioggia e la portata idrica sotterranea.
Inoltre, come per ogni missione, è stata improntata ed insegnata una nuova metodologia: studiando zone particolarmente acquitrinose (bofedàl in spagnolo) si è capito che la soluzione migliore fosse quella di realizzare una serie di

trincee a lisca di pesce per poter drenare l’acqua di primissima falda (definita anche sub-corticale) e convogliarla in cisterne per lo stoccaggio. L’insegnamento di tale tecnica segue il modello del principio di reciprocità, in cui il contadino formato diventa a sua volta diffusore presso altre comunità, innescando un virtuoso effetto a cascata.
Nonostante i terribili avvenimenti mondiali legati alla Pandemia di COVID-19 che ci hanno precluso una missione fisica, AYNISUYU, Acquifera e GSF hanno saputo gestire in maniera coordinata la realizzazione delle opere anche grazie all’ausilio di droni che seguivano costantemente il lavoro e che hanno potuto registare video ed immagini immediatamente consultate dai tecnici di GSF ed Acquifera.
I beneficiari diretti sono 175 a cui si devono anche aggiungere 60 persone della comunità di Huañuma, già beneficiaria del progetto GIRCH, che sono state nuovamente coinvolte nella riforestazione della zona di ricarica della sorgente già da noi captata.