RISCHIO IDROGEOLOGICO


Quello che comunemente viene definito Dissesto Idrogeologico altro non è che il manifestarsi dei processi evolutivi del territorio.
Si tratta tuttavia di fenomeni che talora accadono in maniera “rapida”, in modo tale da mettere a rischio l’incolumità di persone e cose e provocando ingenti danni ad infrastrutture ed insediamenti antropici che ne vengano coinvolti.
D’altra parte l’interazione tra ambiente e “antropizzazione” non si possono considerare in maniera svincolata; spesso modalità inappropriate di sfruttamento e di gestione del territorio possono essere alla base di un’amplificazione, quando non addirittura la causa scatenante di fenomeni di dissesto.


Riferimenti Normativi Principali
L. 183/89Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo – Allarga la nozione di “difesa del suolo” fino a ricomprendervi il risanamento delle acque, ‘uso delle risorse idriche anche per gli scopi di razionale sviluppo socio-economico e la tutele dagli aspetti ambientali connessi. Inoltre suddivide il territorio in Autorità di Bacino a livello: nazionale, interregionale e regionale, Istituisce l’Autorità di Bacino e i PAI.
D.L. 180/98 (convertito in L. 267/98, “Legge Sarno”) – Contiene misure di emergenza per le zone colpite dalle frane in Campania, anche importanti novità per la prevenzione del dissesto e la difesa delle aree a maggior rischio di frane e alluvioni in tutto il territorio nazionale, approvando programmi di interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico.

Siti internet
Progetto IFFI
L’Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani (IFFI) costituisce il primo inventario omogeneo e aggiornato dei fenomeni franosi sull’intero territorio nazionale.
Il Progetto è stato attuato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento Difesa del Suolo – Servizio Geologico d’Italia dell’APAT con le Regioni e le Province Autonome d’Italia.Gruppo 183
Il Gruppo 183 è un’associazione senza fini di lucro, Onlus dal 2005. E’ nata nel marzo 1995 dall’iniziativa di esperti, ambientalisti, parlamentari e rappresentanti di Regioni, governi locali, dirigenti sindacali e d’impresa. Il Gruppo 183 deve il suo nome alla legge di riforma ambientale e istituzionale per la difesa del suolo e la tutela delle acque (n.183/89), assunta come riferimento- anche simbolico- della propria azione di proposta e di intervento.
L’obiettivo del Gruppo 183 è promuovere proposte specifiche di politiche di sviluppo sostenibile in materia di difesa del suolo, di risanamento delle acque, di fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, di tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi.

Progetto AVI
Il Progetto AVI è stato commissionato dal Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile al Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) allo scopo di realizzare un censimento delle aree storicamente vulnerate da calamità geologiche (frane) ed idrauliche (piene).

Testi

– Il dissesto idrogeologico – Previsione, prevenzione e mitigazione del rischio
M. Benedini, G. Gisotti; Edizione Carocci, 2000.
Il testo tratta nelle prime due parti i fattori generali e diffusi del dissesto idrogeologico per occuparsi poi della previsione e mitigazione dei rischi idrogeologici affrontando in un paragrafo specifico curato dall’AIPIN le tecniche di ingegneria naturalistica. Il testo affronta anche l’aspetto normativo relativo alla difesa del suolo.

– Frane e Territorio. Le frane nella morfogenesi dei versanti e nell’uso del territorio
A. Vallario; Edizione Liguori, 1992.
Partendo dalla ricostruzione dei modelli evolutivi dell’ambiente fisico, dal riconoscimento dei rapporti tra le resistenza dei materiali naturali e le sollecitazioni indotte dagli agenti modellatori, dall’analisi delle condizioni di equilibrio e dall’interpretazione meccanica dei fenomeni, il testo giunge alla descrizione degli interventi per il ripristino degli equilibrii, al censimento, alla cartografia tematica ed alla proposta di schemi di studio.

– Manuale dei fenomeni di dissesto geologico – idraulico
AAVV; APAT, 2007
il manuale è strutturato in due parti: nella prima viene presentata la classificazione dei fenomeni di dissesto geologico – idraulico sui versanti e la loro descrizione, sottolineando i principali caratteri morfologici ed evolutivi. Nella seconda parte del manuale è contenuta una dettagliata legenda di simboli per la rappresentazione cartografica dei fenomeni di dissesto, delle attività antropiche e degli interventi che vengono utilizzati più frequentemente nella prevenzione e difesa del territorio.

– Identification and mitigation of large landslide risk in Europe. Advanced Risk assessment.
Ch. Bonnard, F. Forlati and C. Scavia editors.
La realizzazione del volume nasce dal progetto INMIRILAND, di cui Arpa Piemonte è stata coordinatore amministrativo per un consorzio costituito da: Politecnico di Torino, CNR, Laboratoire Central des Ponts et Chaussées di Parigi, la Universitat Politècnica de Catalunya di Barcellona, la Technische Universität di Vienna e l’Ecole Polytechnique di Losanna. Il Progetto ha avuto come obiettivo lo studio di grandi movimenti franosi e, in particolare, gli aspetti legati alla gestione del rischio connesso alla loro evoluzione, da un punto di vista tecnico-scientifico e di pianificazione territoriale. L’analisi di pericolosità è stata approfondita applicando un approccio multidisciplinare ad 8 siti localizzati in diversi Paesi europei.
L’evoluzione catastrofica di questi fenomeni, già verificatasi in passato, ha messo in evidenza la mancanza di metodologie consolidate nell’ambito della previsione e della gestione dei rischi derivati.
La valutazione della pericolosità (hazard analysis) riveste un ruolo prioritario cui contribuiscono numerosi approcci: geologico-strutturale, geomorfologico, storico, geotecnico-geomeccanico, statistico (quest’ultimo finalizzato in particolare all’applicazione di modelli numerici per l’innesco e l’individuazione delle aree d’influenza dei fenomeni). Risultato di questa fase è la definizione di diversi scenari evolutivi, dal meno pericoloso al catastrofico.

– Linee guida per la valutazione della suscettibilità da frana
ENEA 2001
Commissionate dal Ministero dell’Ambiente all’ENEA, forniscono un quadro completo delle metodologie per la definizione della pericolosità, della vulnerabilità e del rischio da frana.

– La valutazione della suscettibilità da frana: applicazione alle colate rapide di Cervinara (AV)
Geologia Tecnica e Ambientale, pp 25-40 N. 1 Gennaio-Marzo 2005.
Metodologia per la valutazione della suscettibilità da colate rapide di neoformazione.

– La difesa del suolo in Italia
a cura di Giorgio Zampetti, Legambiente 2006.
Dossier sul disuso del suolo e sulle politiche per fermare il dissesto idrogeologico. Contiene le proposte di Legambiente e le trasformazioni introdotte dalla recente approvazione della legge delega in campo ambientale. È disponibile sul sito.