TERRA PIU’ SICURA


Negli ultimi decenni la frequenza di alcuni eventi naturali estremi e la scala delle perdite di vite umane e dei danni materiali è significativamente aumentata in Italia, come nel resto del mondo. Una gestione sbagliata del territorio e una scarsa conoscenza e consapevolezza da parte della popolazione dei fenomeni fisici, dei possibili rischi connessi e delle norme comportamentali utili per affrontarli nel modo migliore, trasformano gli eventi naturali in disastri. Come ormai ampiamente dimostrato e incoraggiato anche dalle numerose iniziative promosse dall’ONU, la comunicazione scientifica, al di fuori delle classiche platee accademiche, si dimostra uno strumento fondamentale per promuovere fra i cittadini la conoscenza dei fenomeni naturali potenzialmente insistenti sul territorio in cui vivono e proteggerli dai rischi connessi. Gli effetti disastrosi dei terremoti avvenuti in Abruzzo e in Emilia Romagna e le tragiche alluvioni che hanno colpito specialmente Liguria, Toscana e Sardegna hanno dato l’ennesima conferma che si continua a morire a causa di una gestione scorretta del territorio, a causa di una bassa consapevolezza del concetto di rischio e a causa di un’inadeguata gestione collettiva e istituzionale delle emergenze.

Il progetto Terra più Sicura nasce sia con l’obiettivo principale di promuovere una maggiore conoscenza del territorio e una maggiore consapevolezza dei rischi geologici connessi, sia con l’obiettivo di imparare a prevenire e contrastare le emergenze in maniera consapevole e corretta. Il progetto si è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, ai loro insegnanti e a tutte le persone indirettamente coinvolte. Gli obiettivi specifici hanno previsto, invece, un contributo alla formazione e sensibilizzazione dei cittadini, hanno portato all’attenzione della cittadinanza l’importanza della conoscenza del territorio in cui si vive, hanno promosso la divulgazione della prevenzione dai rischi e la corretta gestione delle emergenze attraverso materiale didattico e la produzione di un manuale informativo, hanno favorito il processo di coesione nazionale ed il sentimento di solidarietà tra le popolazioni esposte a tali rischi naturali.

Il progetto Terra più Sicura, realizzato con i fondi del 8×1000 della Chiesa Valdese, si è svolto durante l’anno scolastico 2013/2014 e ha interessato tre istituti scolastici di tre piccoli centri cittadini, uno in Veneto ad alto rischio idrogeologico, uno in Toscana al alto rischio sismico ed uno nel Lazio, interessato dalle emissioni gassose di CO2 e H2S e dai rischi connessi alla forte presenza di radon.

Tra il gennaio e il marzo del 2014 alcuni soci GSF, altamente specializzati e formati didatticamente, hanno realizzato lezioni frontali nei tre istituti sopra menzionati, interessando complessivamente gli alunni di dodici classi, per un totale complessivo di duecento studenti. A conclusione delle lezioni, gli studenti si sono calati nel ruolo di “pianificatore territoriale” grazie ad una simulazione realistica che li ha visti coinvolti nel posizionare vari elementi (case, ospedali, industrie, campi coltivati, ecc..) all’interno di tre fasce di territorio a rischio differente, per poi esporre le loro scelte al resto della classe, innescando una discussione critica sull’argomento. Agli alunni è stato, infine, chiesto di produrre un personale elaborato sulle tematiche affrontate, ottenendo, così, in cambio una grande varietà di materiale: pannelli, cartelloni, disegni, poesie, presentazioni, esperimenti, ecc… Il materiale raccolto e selezionato è entrato a far parte della pubblicazione “Terra più Sicura”, un prontuario dei principali rischi geologici in cui i testi e i disegni degli studenti sono stati utilizzati per la descrizione delle cause e degli effetti degli stessi rischi naturali. Il materiale prodotto da tutte le classi è stato raccolto in un CD-ROM distribuito ad ogni studente.

A conclusione dell’intero progetto, il lavoro GSF è stato presentato al IV Congresso Nazionale della Sezione Geologica Italiana – Sezione Giovani Geologi, ed il relativo abstract esteso è in attesa di pubblicazione nei Rendiconti Online della SGI. L’esperienza nelle classi si è rivelata estremamente positiva, soprattutto grazie all’interesse dei ragazzi, i quali hanno spesso dimostrato una buona conoscenza del loro territorio ed una naturale curiosità nei confronti degli eventi geologici: il loro ottimo lavoro e la loro partecipazione attiva è alla base della pubblicazione derivata dal progetto.

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